Resilient Communities
Italian Pavilion at the Biennale of Architecture 2021
17. International Architecture Exhibit – Venice’s Biennale.
Arsenal – Tese delle Vergini
May 22nd/November 21st 2021
Vernissage: Friday, May 21st
Public opening: Saturday, May 22nd, 10:00 AM – 7:00 PM
The 17. International Architecture Exhibit will be held from May 22nd to November 21st 2021. It is curated by architect, professor and researcher Hashim Sarkis. The world is launching new challenges for architecture to tackle – commented Sarkis. I’m eager to work with architect from all over the world to imagine together how to face these challenges. Sarkis has been the president of the School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (MIT) since 2015.
Dolomiti Contemporanee takes part in Resilient Communities, the Italian Pavilion of the Venice Biennale of Architecture 2021, curated by Alessandro Melis.
Alessandro Melis, architect and professor, is the Director of the Cluster for Sustainable Cities, University of Portsmouth (UK).
“Resilient Communities places at the centre of the exhibition, in all its dramatic quality, the question of climate change and all the demanding challenges which face architecture.
The main objecture of the Italian pavilion will be that of encourage reflection in unprecedented ways on the mechanisms of cumminity resilience, paramount key to the understanding the process of recovery of a new way for urban space and manufacturing territory to interact, in the spirit of interdisciplinarity of skills and nondeterministic evolutionary logics, central elements in transitional moments”.
The section dedicated to Dolomiti Contemporanee opens the Italian Pavilion.
It was titled Dolomiti Care, giving it a double possible reading: in Italian (meaning “dear”, a playful allusion to the cheesy, terrible vernacular: our dear old, loved, Dolomites, always in our hearts), and in English (care, to care for).
In the Dolomiti Care section are displayed the vision and design that characterise Dolomiti Contemporanee, which turns ten this year.
Dolomiti Contemporanee‘s vision insists on the responsible need to face themes linked to the regeneration of the heritage through an open, non-schematic and multidisciplinary perspective; on the development of project-oriented contexts and experimental strategies, both non-ephemereal and effective for the co-generation of a reactive identity for a contemporary version of the mountain, one which can transform into a pioneering space/hub of innovation; in that mountain, always being built, art, culture and research may be able to act following an evolutive drive, carrying out a role of enzymatic catalyst, both transformative and propulsive, able to grant developmental impulses to territories (RSA, Rigenerazione Spaziale Alpina – Spatial Alpine Rigenerationa). All of this can also be called: cultural resilience.
The topic covered are represented in the exhibit via graphics, texts and videos.
On Friday, August 6th, from 3 to 6 PM, at the Italian Pavilion the talk Dolomiti Contemporanee: cogeneration of cultural corrugation, will take place, wtih many different speakers in attendance.
Details on the Italian pavilion, on the Dolomiti Care section and on the events linked to them will only be divulged after the public opening on May 23rd, and will be available at the websites listed below from then on.
Dolomiti Care is curated by Dolomiti Contemporanee
Creation: Gianluca D’Incà Levis
Working team: Federico Biasotto, Marta Boni, Anna Dal Pont, Ettore Focaccia, Elena Maierotti, Mattia Menardi, Angelo Paladin, Simone Rossato, Edoardo Turozzi. Paolo Belardi, Antonino Di Raimo, Paolo Faccio, Alberto Ferlenga, Alessandro Melis, Edoardo Narne
Artistic contributions: Marta Allegri, Giorgio Barrera, Filippo Berta, Stefano Cagol, Simone Cametti, Gianni Caravaggio, Luca Chiesura, Irene Coppola, Alessandro Dal Pont, Nicolò Degiorgis, Fabiano De Martin Topranin,Andrea Grotto, Christian Martinelli, Corinne Mazzoli, Miriam Montani, Andrea Nacciarriti, Giorgio Orbi, Laurina Paperina, Michelangelo Penso, Daniele Pezzi, Portsmouth School of Architecture, Luca Pozzi, Filippo Romano, Caterina Shanta, Mario Tomè, Giuseppe Vigolo, Davide Zucco, Università IUAV di Venezia
Photos and videos: Eleonora Bendi, Sergio Casagrande, Giacomo Dal Molin, Paolo Dal Pont, Giacomo De Donà, Alberto Montresor, Nicola Noro, Mattia Rizzi, Barbara Taboni
Pavilion graphics: Marcello Cualbu e Marco Santaniello
Info:
info@dolomiticontemporanee.net - press@dolomiticontemporanee.net
Review the press conference for the launch of Resilient Communities at this link.
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Comunità Resilienti
Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2021
17. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.
Arsenale – Tese delle Vergini
22 maggio/21 novembre 2021
Vernice: venerdì 21 maggio
Apertura al pubblico: sabato 22 maggio, ore 10.00 – 19.00
La 17. Mostra Internazionale di Architettura si terrà dal 22 maggio al 21 novembre 2021. Essa è curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis. Il mondo sta lanciando nuove sfide all’architettura – ha commentato Sarkis. Sono impaziente di lavorare con architetti provenienti da tutto il mondo per immaginare insieme come affrontare queste sfide. L’architetto Sarkis dal 2015 è Preside della School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (MIT).
Dolomiti Contemporanee è parte di Comunità Resilienti, il Padiglione Italia della 17. Biennale di Architettura di Venezia, curato da Alessandro Melis.
Alessandro Melis, architetto e professore, è Direttore del Cluster for Sustainable Cities, University of Portsmouth (UK).
“Comunità Resilienti pone al centro dell’esposizione, in tutta la sua viva drammaticità, la questione del cambiamento climatico e le impegnative sfide che interpellano l’architettura.
Principale obiettivo del Padiglione Italia sarà quello di far riflettere in modo inedito i visitatori sui meccanismi di resilienza delle comunità, prioritaria chiave di lettura per il recupero di una nuova forma di interazione tra spazio urbano e territorio produttivo, all’insegna dell’interdisciplinarietà delle competenze e delle logiche evolutive non deterministiche, elementi centrali nei momenti di transizione”.
La sezione dedicata a Dolomiti Contemporanee apre il Padiglione Italia.
Essa è stata intitolata Dolomiti Care, con una doppia lettura possibile, in italiano (con un giuochetto giuocoso che allude al terribile vernacolo: care le nostre vecchie, amate, Dolomiti del cuore), ed in inglese (care: la cura).
Nella sezione Dolomiti Care vengono illustrate la visione e la progettualità proprie di Dolomiti Contemporanee, che quest’anno compie dieci anni.
La visione caratteristica di Dolomiti Contemporanee insiste sulla necessità responsabile di affrontare i temi legati alla rigenerazione del patrimonio secondo una prospettiva aperta, antischematica e multidisciplinare; sulla costruzione di contesti di progetto e di strategie sperimentali, non effimere ed efficaci alla co-generazione di un’identità reattiva per una montagna contemporanea che si faccia spazio/cantiere pioniere d’innovazione; nella quale montagna costruenda, arte, cultura e ricerca sappiano agire evolutivamente, svolgendo un ruolo di catalizzatori enzimatici trasformativi e propulsivi, capaci di concedere impulsi di sviluppo ai territori (RSA, Rigenerazione Spaziale Alpina). Tutto ciò può dirsi anche: resilienza culturale.
I temi trattati, vengono rappresentati nell’allestimento attraverso grafiche, testi e video.
Venerdì 6 agosto, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso il Padiglione Italia si svolgerà il talk, Dolomiti Contemporanee: cogenerazione del corrugamento culturale, che vedrà la partecipazione di diversi relatori.
I dettagli sul Padiglione Italia, sulla sezione Dolomiti Care e sugli eventi correlati verranno divulgati solo dopo l’apertura al pubblico del 23 maggio, e da allora saranno disponibili nei siti web indicati in calce.
Dolomiti Care è a cura di Dolomiti Contemporanee
Ideazione: Gianluca D’Incà Levis
Gruppo di lavoro: Federico Biasotto, Marta Boni, Anna Dal Pont, Ettore Focaccia, Elena Maierotti, Mattia Menardi, Angelo Paladin, Simone Rossato, Edoardo Turozzi. Paolo Belardi, Antonino Di Raimo, Paolo Faccio, Alberto Ferlenga, Alessandro Melis, Edoardo Narne
Contributi artistici: Marta Allegri, Giorgio Barrera, Filippo Berta, Stefano Cagol, Simone Cametti, Gianni Caravaggio, Luca Chiesura, Irene Coppola, Alessandro Dal Pont, Nicolò Degiorgis, Fabiano De Martin Topranin,Andrea Grotto, Christian Martinelli, Corinne Mazzoli, Miriam Montani, Andrea Nacciarriti, Giorgio Orbi, Laurina Paperina, Michelangelo Penso, Daniele Pezzi, Portsmouth School of Architecture, Luca Pozzi, Filippo Romano, Caterina Shanta, Mario Tomè, Giuseppe Vigolo, Davide Zucco, Università IUAV di Venezia
Foto e video: Eleonora Bendi, Sergio Casagrande, Giacomo Dal Molin, Paolo Dal Pont, Giacomo De Donà, Alberto Montresor, Nicola Noro, Mattia Rizzi, Barbara Taboni
Grafica padiglione: Marcello Cualbu e Marco Santaniello
Info:
info@dolomiticontemporanee.net - press@dolomiticontemporanee.net
A questo link puoi rivedere la Conferenza Stampa di lancio di Comunità Resilienti.
Press:
Biennale Architettura, il Padiglione Italia nel segno dell’impatto zero
Il Padiglione Italia
Un articolo su Franz Magazine, con intervista a A. Melis e G. D’Incà Levis
27/03/2014
The Twocalls contest is also supported by the Dolomites Unesco Foundation, an organization that deals with the conservation and the enhancement of the Dolomites, world heritage since 2009.
In particular, Marcella Morandini, general secretary of the Foundation, joined the Jury of the Contest, on behalf the organization.
Alfredo Jaar, well-known chilean-born artist, is now part of the jury of the contest Twocalls.
see all the members of the jury >>
Alfredo Jaar, noto artista chileno, è entrato a far parte della giuria del concorso Twocalls.
The Friuli Venezia Giulia and the Veneto Regions support the initiative Two Calls for Vajont. They are both involved in the contest, especially the Friuli Venezia Giulia Region from a geographical point of view and the Veneto Region from an historical point of view.