Vajont life
The big wave impinged upon an entire ecosystem. The event was catastrophic to both the human and the natural heritage of the park. The Vajont dam can now become like a painting canvas, a place of memento and reflection on preserving the balance between nature and culture.
Project description
The project develops in a pictorial intervention on the dam. My work is going to mark the level of the water inside the artificial basin in 1963. A long sequence of dark silhouettes represents animal and vegetal different species – the species that were involved in the tragedy. Can we imagine how many organisms and species were present at the time of disaster? The number of the victims is impressive. Beyond a great number of human, we also lost courtyard and domestic animals, cattle, frogs, squirrels, mice, snakes and many more – and trees, shrubs, bushes …
Men often forget reciprocal influences between different species and natural environment. They underestimate the consequences of their actions. Seeing in a glimpse so many kinds of animal and vegetal species can make humans more aware of the effects of their action.
Technical specifications
With the support of the Vajont natural and scientific organizations, a list of all the animal and vegetal species of the area will be made. After that I will prepare the graphic shapes in the same dimensions of the species represented. The artwork will be installed by means of a safely suspended construction platform. The surface of the dam will be prepared and painted.
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Vajont life
La Grande onda ha coinvolto un intero ecosistema – non solo l’immane tragedia umana ma tutto il patrimonio naturale del parco del Vajont. La diga, come una grande tela spanciata che si offre nuda allo sguardo, privata della funzione iniziale può diventare piano di riflessione e memento affinché l’equilibrio tra natura e cultura sia preservato dall’uomo. Con il mio progetto vorrei far comprendere a colpo d’occhio l’entità del disastro del Vajont, far abbracciare con il pensiero la vastità del danno per considerare come non solo l’uomo ma un intero ecosistema sia coinvolto dalle nostre azioni sul pianeta.
Descrizione del progetto
Intervento pittorico da realizzare sulla superficie cementizia della diga. La linea che indica il livello raggiunto dall’acqua sarà segnata dalla presenza di una lunga fila di sagome scure: individui che rappresentano le specie animali e vegetali coinvolte nella tragedia. Il numero delle vittime umane è impressionante ma se pensiamo a tutte le specie interessate, il numero degli individui sale a dismisura – organismi animali e vegetali, un’intera comunità di esseri viventi che interagiscono tra loro e con l’ambiente. Animali da stalla, da cortile e da pascolo, galline, conigli, capre, pecore, mucche, tori, asini, buoi, cavalli, muli, cani, gatti, maiali e poi rettili, talpe, tassi, scoiattoli, topi, insetti, ragni, pesci, bisce, vipere … il numero è sicuramente molto grande. E le piante: gli alberi maestosi di montagna così come le felci, gli arbusti e i cespugli … tutto spazzato via dalla furia dell’acqua. L’uomo spesso dimentica le influenze reciproche e sottovaluta la necessità di rispettare le numerose popolazioni di specie diversa. Rendersi conto degli organismi viventi coinvolti può far riflettere sul rapporto uomo-natura e far crescere la consapevolezza della gravità degli effetti delle azioni dell’uomo su tali organismi.
Fasi e modalità tecniche di realizzazione della parete della diga
Idealmente l’opera presenterà tutte le specie animali e vegetali della zona, realisticamente la scelta sarà commisurata al riferimento della scala percettiva umana. L’individuazione delle specie animali e vegetali è da svolgersi in collaborazione con enti quali musei o istituzioni presenti sul territorio. L’estensione del lavoro è da valutare dopo una prima verifica delle specie individuate, rappresentate da individui singoli. Teoricamente il lavoro potrebbe abbracciare tutti i 180 metri di sviluppo della diga ma l’ingombro lineare potrebbe essere inferiore, estendendosi soprattutto nella parte centrale o più visibile. Il lavoro finale dovrà risultare comunque molto simile a come presentato nella simulazione progettuale.
All’individuazione delle sagome seguirà la fase di realizzazione di files digitali e la predisposizione di prespaziati in dimensioni reali. Per finire verrà fatto il trattamento e la colorazione della superficie cementizia. Il lavoro grafico-pittorico verrà realizzato attraverso un cantiere sospeso in sicurezza. In caso di difficoltà di esecuzione è possibile valutare il posizionamento di sagome ritagliate invece che dipinte.