INTRODUCTION
The Vajont Dam, loaded with diverse meanings and sentiments is a place to remember and at the same time a place to forget. Loaded with memories that keep haunting the residents and weight on the consciousness of the visitors, the Vajont Dam stands still in time and place, an eternal wound on the face of the nature rooted in temporality, thus authentically historical in its being towards the world.
CONCEPT
Having as a starting point the conceptual panning between remembering and forgetting, the intention of the proposed project is two-scaled. On the one hand, to create a temporal space on the façade of an eternal wound and on the other hand, to provide the spectator with multiple readings of, what is seemingly, a negative approach. The phrase “I am nEVER wHERE I want to BE” encloses at the same time the phrase; “EVER HERE I BE”, thus inviting the spectator to contemplate on his/her constructed reality and actively commemorate a tragedy, while taking comfort on the idea that meaning and conclusion can always be deferred to a point in time, an intangible point in the past or in the future, just beyond our reach.
DESCRIPTION
The proposed project involves the installation of the writing “I am never where I want to be”, as single, curved or casted, stainless steel (or aluminum) letters, vertically on the façade of the dam. The idea attempts to explore the natural process of time, on a day-to-day basis, and in a way, similar to a sundial, project the shadow created, thus eventually making the writing visible from a distance and only for a few hours every day.
INSTALLATION AND TECHNICAL REQUIREMENTS
The size of the installation can range from 40m to 60m, along the line of the water level at the time of the devastating tragedy and it will be adjusted and fine-tuned taking under consideration all the environmental, structural and aesthetical factors on site. The lowercase characters will be 60cm of height and the two uppercase characters 90cm of height. The total height for all characters will be 1.2m, including the mounting protrusion, while the thickness of the characters can range from 2cm to 3cm. For the installation, it will be necessary to perforate 28 holes on the façade of the dam, which will permit the perpendicular installation of the writing (see picture n° 5) or alternatively use a mounting rail that will result in fewer perforations on the façade (1) .
(1) Taking under consideration the extreme conditions (snowfall, wind, low temperatures, sun exposure, etc.) of the specific location, the mounting method and the materials used could be modified for a major resistance and stability of the structure.
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INTRODUZIONE
La Diga del Vajont, caricata di diversi significati e sentimenti, è un luogo da ricordare ed allo stesso tempo un luogo da dimenticare. Caricata di ricordi che continuano ad infestare i residenti ed a pesare sulle coscienze nei visitatori, la Diga del Vajont si staglia immobile nel tempo e nel luogo, una ferita eterna sulla faccia della natura radicata nella temporalità, quindi autenticamente storica nel suo essere verso il mondo.
CONCEPT
Avendo come punto di partenza la panoramica tra il ricordare ed il dimenticare, l’intenzione del progetto proposto è doppia. Da una parte, creare uno spazio temporale sulla facciata di una ferita eterna, e dall’altra fornire allo spettatore molteplici chiavi di lettura di cosa – pare – essere un approccio negativo. La frase; “I am nEVER wHERE I want to BE” (=“non sono mai dove voglio essere”) racchiude allo stesso tempo la frase; “EVER HERE I BE” (=“sempre sono qui”), quindi invitando lo spettatore a contemplare la sua realtà costruita ed a commemorare attivamente una tragedia, trovando conforto nell’idea che significato e conclusione si possono sempre posporre ad un punto nel tempo, un punto intangibile nel passato o nel futuro, appena fuori dalla nostra portata.
DESCRIZIONE
Il progetto proposto prevede l’installazione della scritta “I am never where I want to be”, posizionata verticalmente sulla facciata della diga, come singole lettere di acciaio inossidabile (o alluminio), pressofuso a stampo o curvato. L’idea tenta di esplorare il naturale processo del tempo quotidianamente e, in maniera simile ad una meridiana, proietta l’ombra creata dalle lettere, rendendo quindi, alla fine, la scritta visibile solo a distanza e solo per alcune ore ogni giorno.
INSTALLAZIONE E REQUISITI TECNICI
La grandezza dell’installazione può variare dai 40m ai 60m, lungo la linea del livello dell’acqua al momento della devastante tragedia e sarà adeguata e messa a punto prendendo in considerazione i fattori ambientali, strutturali ed estetici on-site. I caratteri in minuscolo misureranno 60cm in altezza, ed i due caratteri maiuscoli 90cm in altezza. L’altezza totale di tutti i caratteri saranno di 1.2m, inclusa la protrusione di supporto, mentre lo spessore dei caratteri può variare dal 2cm ai 3cm. Per l’installazione sarà necessario praticare 28 buchi nella facciata della diga, che permetteranno l’installazione perpendicolare della scritta (vedi fig. 5) o alternativamente utilizzare una ringhiera di supporto che risulterà in un minor numero di perforazioni sulla facciata (1) .
(1) Prendendo in considerazione le condizioni estreme (nevicate, vento, basse temperature, esposizione al sole, ecc.) della location specifica, il metodo di supporto ed i materiali usati potrebbero essere modificati per una resistenza maggiore e la stabilità della struttura.